28 LUGLIO 2022

a cura di Sergio GAGLIANESE
Presidente, ideatore e fondatore associazione LA TAZZINA DELLA LEGALITA'
28 luglio 2022 – 28 luglio 2025 Tre anni fa l'attentato alla Caffè Guglielmo. Da lì è nato un movimento. Una rivoluzione sociale. Ricordo come fosse oggi quella maledetta mattina.
Dai social appresi della notizia: un attentato incendiario aveva colpito la Caffè Guglielmo, azienda storica, simbolo della Calabria produttiva, sana, che dà lavoro a centinaia di famiglie, tra dipendenti e indotto. In una terra piegata dalla disoccupazione, invece di sostenere gli imprenditori coraggiosi, la criminalità, la burocrazia e uno Stato spesso assente li ostacolano, li umiliano, li isolano. Quella mattina capii che le parole non bastavano più. Che non bastava la solita solidarietà di facciata, quella che dura 48 ore come lo yogurt fresco. Come si dice da noi: "Passata la festa, gabbato lo santo." Decisi di agire. Di lanciare un appello vero, concreto, alle istituzioni, alle forze dell'ordine, alla Chiesa, al mondo dello sport, alla società civile.
Era il momento di "scendere in campo" e "indossare la maglia" della legalità.

Chiamai amici di sempre: Silvio Valzani e Mary Troiano, Peppino Mariano, Giuseppe Mazzei, Giovanni Primerano, Antonio Ranieri, Francesco Iuliano, Raffaele Maurotti – con i quali avevamo già aiutato Amatrice con l'iniziativa "Formazione all'Amatriciana".
A loro parlai per la prima volta dell'idea che portavo nel cuore:"La Tazzina della Legalità".

Contattai subito Matteo Tubertini, CD della Guglielmo S.p.A. Era frastornato, scosso, ma mi diede fiducia. Pochi giorni dopo, alla rotonda di Copanello, a pochi metri dal luogo dell'attentato, organizzammo il nostro primo evento pubblico. Fu un successo. La gente rispose, le coscienze iniziarono a svegliarsi. Anche il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Nicola Morra, volle esserci, e le sue parole FORTI fecero il giro d'Italia.

Nell'immagine Matteo TUBERTINI CD della Guglielmo S.p.A. Durante il suo intervento del 27 Agosto 2022 a Copanello
Da allora non ci siamo mai fermati. Con la nostra staffetta della legalità, abbiamo attraversato tutta la penisola, portando testimonianza, battaglie, cultura della legalità. Abbiamo prodotto un libro con 86 autori, curato dalla Prof.ssa Troiano.Abbiamo realizzato un docufilm diretto da Silvio Valzani. Abbiamo lanciato la Borsa di studio della Tazzina della legalità con l'UMG di Catanzaro. Abbiamo costruito una rete di persone libere e coraggiose, senza legami politici, liberi di dire e fare ciò che è giusto.


Oggi " La Tazzina della Legalità" è diventata un punto di riferimento vero nella lotta alla criminalità organizzata. Al nostro fianco sono entrate tante persone simbolo della lotta alle mafie, Piera Aiello, Nicola Francesco Catanese, Domenico Scordino, Mauro Esposito, Tiberio Bentivoglio, Raffaele Fazio, Marco Sorbara, Stefania Ascari e tanti altri.

Abbiamo ricevuto premi come il Giorgio Ambrosoli e il Premio Aragona, siamo stati ospiti a Sanremo, al FEGE, al Festival Dell'Imprenditore , in televisione, ma soprattutto siamo stati accanto, ogni giorno, a chi ha denunciato la mafia, a chi ha sofferto ingiustizie, a chi rischia la vita. Sì, ci hanno attaccati. Anche personalmente. Ma non abbiamo paura. E oggi siamo sconcertati da ciò che è accaduto: l'archiviazione dell'inchiesta sull'attentato alla Guglielmo, il parere negativo della Prefettura e del PM sull'accesso al fondo antiracket, nonostante la scorta a Matteo Tubertini sia stata prorogata.Un'assurda contraddizione.
Sono nate le delegazioni regionali a offrire sostegno diretto sui territori nazionali che hanno fatto iscrivere tanti nuovi soci e sostenitori sani di legalità. Oltre 60 tappe nazionali della staffetta della legalità, dal Piemonte alla Sicilia ma non ci basta. Da settembre riprendiamo con un programma ricco di iniziative, non passerelle e presenzialismo di facciata, ma azioni concrete nel nostro amato paese chiamato "ITALIA"

La locandina in occasione della commemorazione del giudice Paolo BORSELLINO tenutasi a Le Castella (KR) grazie alla collaborazione e sensibilità di sindaci coraggiosi e capaci come l'amministrazione di Isola di Capo Rizzuto guidata dalla sindaca Grazia VITTIMBERGA, ritratta nell'immagine sottostante.

Chiediamo che il Fondo Nazionale Antiracket prenda la giusta decisione. Perché chi denuncia non può essere lasciato solo. Mai. Se sarà necessario, torneremo in piazza.Per Matteo Tubertini. Per la Calabria. Per l'Italia onesta.
Sergio GAGLIANESE