La mia idea sull'illegalità

12.09.2025

Punta di Fazio - Rubrica a cura del socio Raffaele FAZIO

Oggi rifletto sull'illegalità, pensando che quest'ultima va ben oltre la semplice infrazione di norme scritte. 

L'illegalità che ho percepito più volte è un'ingiustizia profonda ed una violazione della mia personale dignità. Non è scritta nel codice penale, ma si è manifestata attraverso azioni e giudizi che hanno limitato la mia realizzazione personale.

Penso alle conseguenze di quell'illogico preconcetto per cui mio padre decretò la mia inettitudine a proseguire gli studi, nonostante i miei professori mi ritenessero capace e meritevole di fiducia. Una decisione ingiusta, che si è tradotta in una privazione morale, così intima e personale , che ha prodotto la violazione di un mio diritto, paragonabile ad una legge infranta. Fu come se mi fosse stata negata la possibilità di costruire un futuro diverso, non per mancanza di capacità, ma a causa di una visione superficiale che, tuttavia, suonò come una sentenza.

Anche l'esperienza della visita militare non fu meno alienante: scartato per la mia statura… 

Ed anche in questo caso, la decisione fu basata su criteri rigidi e apparentemente oggettivi, ma che ignoravano la pienezza della mia persona. Si trattava di una selezione che ha ridotto la mia persona ad una semplice misura fisica, ignorando il mio carattere, la mia forza interiore e il mio desiderio di servire lo Stato.

Queste esperienze mi hanno portano ad una comprensione più matura e complessa dell'illegalità. 

Non la riconosco solo nei reati più comuni come il furto, la frode o la violenza, ma anche nella negazione delle opportunità, nel mancato riconoscimento del valore personale ed in tutte le forme di discriminazione basata su giudizi superficiali. L'illegalità, da questa prospettiva, diventa una mancanza di umanità, un fallimento del sistema nel riconoscere e valorizzare la dignità di ogni persona. 

La sensazione è che la società stessa abbia commesso un'ingiustizia, e che le "regole" che la governano non siano sempre giuste, ma a volte strumenti per perpetuare l'esclusione e la frustrazione.

Riflettendo, come adulto, oggi denuncio l'illegalità di un mondo che giudica e condanna le persone in base a categorie prestabilite, senza dare loro la possibilità di dimostrare chi sono veramente.

Raffaele Fazio