NON C'E' PACE TRA GLI ULIVI
In realtà non c'è pace nell'azienda agricola di Bruno BONFA', coltivatore di bergamotto in Calabria

Non c'è pace tra gli ulivi è un film del 1950 diretto da Giuseppe De Santis, uno dei grandi maestri del neorealismo italiano. Ambientato nelle campagne del Lazio subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia di Francesco Dominici, ex soldato che torna al suo paese e scopre che la sua famiglia è stata privata del bestiame e della terra da Egidio, un potente latifondista senza scrupoli.
Quando cerca giustizia, si rende conto che le autorità locali sono corrotte e dalla parte dei più forti, lasciandogli solo una scelta: fuggire sulle montagne e diventare un fuorilegge. Francesco però non è solo in questa battaglia. Ama Lucia, una giovane donna desiderata anche da Egidio, che la costringe a sposarlo contro la sua volontà.
Quello che stiamo raccontando oggi per l'ennesima volta non è la trama di un film degli anni '50 ma una realtà iniziata negli anni '90 .ai danni di un imprenditore agricolo calabrese. Le vicende riguardano l'imprenditore della Locride, Bruno Bonfà: alcuni organi di stampa hanno voluto chiamarlo "il Re del bergamotto", oltre ad essere un imprenditore ed aver combattuto un'annosa battaglia per la legalità, è anche libero ricercatore, studioso delle lingue antiche: ebraico biblico e moderno, aramaico, cinese antico, sanscrito, arabo, greco antico e moderno, latino. E' laureando in medicina e chirurgia.
Per l'ennesima volta ha subito danni ingenti alla sua impresa agricola, vedendosi danneggiare mezzi agricoli, nuovi impianti di bergamotto e danneggiamenti alle infrastrutture aziendali . L'imprenditore si sente abbandonato dalle istituzioni.
