Sicurezza, ecco il “Protocollo Calabria”. Piantedosi: «Questa regione è un modello per le altre»
l ministro dell'Interno a Catanzaro firma due intese sulla videosorveglianza e sul contrasto all'abbandono scolastico – TUTTI GLI INTERVENTI
CATANZARO Il potenziamento della videosorveglianza e della sicurezza urbana in diverse aree della Calabria – con un investimento di 2,6 milioni di euro – e un più incisivo contrasto all'abbandono scolastico per il quale ne saranno investiti altri 650mila in progetti educativi mirati anche a prevenire fenomeni di criminalità giovanile, marginalità ed esclusione sociale.
Nell'ambito del "Protocollo Calabria" il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a Catanzaro ha sottoscritto due intese in Prefettura a Catanzaro accompagnato dal sottosegretario all'Interno Wanda Ferro, dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, dai cinque Prefetti della Calabria guidati da quello di Catanzaro Enrico Ricci, e dai rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale.
L'intervento di Piantedosi
«Non è un traguardo ma è l'inizio di un percorso», ha commentato Piantedosi, che poi ha aggiunto: «Se sono venuto tante volte in Calabria non è un caso, ma – ha specificato il ministro dell'Interno – è perché c'è la possibilità di lavorare bene con gli amministratori locali e con il presidente della Regione». «In questa regione infatti si può lavorare bene e si possono sviluppare cose che possono diventare un paradigma altrove. Questo protocollo, infatti, intendiamo riproporlo anche in altre regioni».
Piantedosi con Ferro, Occhiuto, i prefetti e i rappresentanti dell'Usr
Il dettaglio degli interventi
A illustrare nel dettaglio gli interventi previsti con la firma dei due protocolli è stata il sottosegretario Wanda Ferro. «Sulla sicurezza urbana integrata, per il Comune di Catanzaro è previsto il finanziamento di tre progetti di videosorveglianza, relativi all'area Nord, al quartiere Lido e nelle zone popolari dell'area Sud, per un importo complessivo di 800mila euro. Per Lamezia Terme sarà finanziata l'implementazione della videosorveglianza cittadina per 200mila euro. Per la provincia di Reggio Calabria verranno finanziati progetti di videosorveglianza nei comuni di Ardore, Bagnara Calabra, Cittanova, Polistena, Roccella Ionica e Rosarno per un importo complessivo di 617mila euro». Per la provincia di Cosenza – ha aggiunto Wanda Ferro – «saranno finanziati gli impianti di Belvedere Marittimo, Paola, Cetraro, San Giovanni in Fiore, Trebisacce, Altomonte e Rogliano per un importo di 1,2 milioni di euro. Per la provincia di Crotone i progetti per i Comuni di Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Petilia Policastro per un totale di 851mila euro. Per la provincia di Vibo, invece, i finanziamenti riguardano un impianto di videosorveglianza per l'hotspot per l'accoglienza dei migranti nella zona industriale di Porto Salvo e un impianto di videosorveglianza collegato con la stazione carabinieri a Serra San Bruno, per un importo complessivo di 268mila euro. Inoltre verrà finanziato con 150mila euro un sistema di videosorveglianza con apparecchiature mobili da posizionare all'occorrenza presso i siti nevralgici del territorio regionale».
«Si tratta – ha concluso Wanda Ferro – di un importante impegno del Ministero dell'Interno, definito a valle di un confronto con le Prefetture, le forze dell'ordine, gli enti locali, per garantire la sicurezza urbana, intervenire sulle situazioni di degrado da cui si sviluppano fenomeni di illegalità e criminalità, e supportare l'attività investigativa delle forze dell'ordine nell'attività di prevenzione e nella repressione dei reati». (a. cant.)
Fonte : Il Corriere della Calabria https://www.corrieredellacalabria.it/2024/09/23/sicurezza-ecco-il-protocollo-calabria-piantedosi-questa-regione-e-un-modello-per-le-altre/