Inarrestabile LA TAZZINA DELLA LEGALITA'

01.02.2025

A cura di Piera Aiello Referente Territoriale Regione Sicilia - LA TAZZINA DELLA LEGALITA'


In una giornata dal clima primaverile a Messina, doppio impegno istituzionale per i nostri soci Nicola Catanese "Ex vice-sovrintendente di polizia - Caposcorta del Giudice Borsellino" e Domenico Scordino , "Staffetta al dispositivo di scorta di Giovanni Falcone"

Si sono recati dal dirigente generale di pubblica sicurezza Annino Gargano in servizio a Messina.

Lo scopo è stato quello di omaggiarlo di una copia del libro LA TAZZINA DELLA LEGALITA' - Edito Giacovelli, opera contenente le voci di oltre 80 partecipanti, vere ed informali come avviene davanti ad un caffè, mettondo in sinergia obiettivi, azioni, competenze, risorse e capacità, per sradicare la consuetudine mentale di tacita accettazione della trasgressione, che crea pericolose asimmetrie sociali e lede la dignità delle persone.

Immancabile la consegna della Iconica Tazzina. 

Nella foto notizia da sx verso dx Nicola Catanese "Ex vice-sovrintendente di polizia - Caposcorta del Giudice Borsellino" al centro Annino Gargano Questore della provincia di Messina a seguire Domenico Scordino , "Staffetta al dispositivo di scorta di Giovanni Falcone"

Annino Gargano svolge le funzioni di Questore della provincia di Messina. Ma vediamo nello specifico chi è il Gargano.

Gargano, in Polizia dal 1990, ha frequentato il corso quadriennale di formazione per Commissari presso l'Istituto Superiore di Polizia di Roma nonché il corso di perfezionamento in lingua francese presso l'Istituto Nazionale della Formazione della Polizia Nazionale francese di Clermont – Ferrand.

Dopo aver ricoperto l'incarico di Vice Dirigente della Squadra Mobile e di Dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma, ha diretto la Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia "Viareggio – Versilia" nonché la Squadra Mobile della Questura di Lucca.

Torna in Puglia dopo l'esperienza alla direzione della Squadra Mobile e della Divisione Immigrazione della Questura di Lecce; l'ultimo incarico, prima di giungere a Bari, lo ha visto Dirigere la Squadra Mobile della Questura di Genova. Nominato questore nel 2018, ha ottenuto il prestigioso incarico di ispettore generale presso l'Ufficio Centrale Ispettivo di Roma e successivamente a capo delle Questure di Vibo Valentia prima e Chieti poi.

Nel corso della carriera, ha conseguito numerosi encomi ed attestati di lode in relazione ai risultati ottenuti nel contrasto alla criminalità diffusa ed organizzata, anche di stampo mafioso.

Il dottor Gargano è stato docente di tecniche investigative, oltre che di nozioni di diritto e procedura penale, presso le Scuole Allievi Agenti della Polizia di Stato di Brescia, Reggio Emilia e Piacenza ed è docente presso la Scuola Internazionale di Alta Formazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per la prevenzione ed il contrasto al crimine organizzato di Caserta.

Presso la Scuola Superiore di Polizia di Roma è docente di tecniche d'indagine sulle principali tipologie criminali ai frequentatori dei corsi per Commissari della Polizia di Stato. Ha svolto incarichi di docenza di teoria e tecniche investigative in master universitari di secondo livello, in "Scienze di Polizia", presso le Università degli Studi di Lecce e Genova; è stato relatore in convegni ed ha partecipato a work shop, in Italia e all'estero, in relazione alla tratta di esseri umani, al crimine organizzato ed alla violenza di genere.

Dopo aver ricoperto l'incarico di Vice Dirigente della Squadra Mobile e di Dirigente dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma, Gargano ha diretto la Squadra anticrimine del commissariato di Viareggio – Versilia e la Squadra mobile di Lucca.

Già dirigente della Squadra mobile di Genova, Gargano era tornato in Puglia nel gennaio 2017 dopo l'esperienza alla direzione della Squadra mobile e della Divisione Immigrazione della Questura di Lecce. Dal 16 maggio 2019 al 30 settembre 2020 è stato questore di Vibo Valentia. Dall'1 ottobre 2020 è stato questore di Chieti ed al 19 aprile 2022 a Brindisi. Ora abbiamo il grande piacere di averlo a Messina


L'altro incontro sempre con le stesse finalità è stato quello con Il colonnello Lucio Arcidiacono il comandante provinciale dei carabinieri di Messina. Dal 16 gennaio 2023 è diventato il carabiniere più conosciuto anche a livello mondiale.


Lucio Arcidiacono è stata una figura chiave della complessa operazione investigativa che ha portato all'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Nato a Catania 50 anni fa, il colonnello Arcidiacono ha guidato sul campo il primo reparto investigativo del Ros dei Carabinieri, e si è occupato della parte operativa del blitz che ha portato alla cattura del super latitante trapanese.


Per farlo ha seguito quello che l'Arma ama definire il «metodo Dalla Chiesa». Il Raggruppamento operativo speciale protagonista della cattura del boss, fondato nel 1974 dal Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, si distingue infatti per l'innovativo metodo investigativo caratterizzato da osservazioni, pedinamenti, intercettazioni sempre più efficienti per identificare i membri delle formazioni eversive e i loro contatti, risalendo progressivamente ai vertici.

Nella carriera investigativa di Arcidiacono il coordinamento di una lunga serie di operazioni ad alto livello, come l'indagine "Halycon", incentrata sulla famiglia mafiosa di Licata accertando anche alcuni legami con la politica e un intreccio con la massoneria deviata. O l'indagine "Iblis", sulle collusioni tra politica, criminalità organizzata del Catanese e imprenditoria legata a una vicenda di immobili comunali dati in concessione gratuita a privati.


Onorati di avergli stretto la mano.