SS.106 x quanto ancora.....
di Antonio Ranieri socio della Associazione LA TAZZINA DELLA LEGALITA'

Chi percorre la costa ionica calabrese conosce bene il dramma delle sue strade: asfalto dissestato, frane, ponti insicuri e cantieri eterni.
La SS106, la famigerata "strada della morte", continua a essere teatro di incidenti mortali, mentre la viabilità interna è un percorso a ostacoli tra buche, smottamenti e deviazioni improvvise.
Questa situazione non è solo un problema di disagi e ritardi, ma un vero e proprio pericolo per la popolazione. Ambulanza e forze dell'ordine rallentate, trasporti commerciali a rischio, studenti e lavoratori costretti a viaggiare ogni giorno su percorsi insicuri.

Ogni maltempo diventa un'emergenza, ogni curva un'incognita, ogni appalto un distastro e una indagine con sperpero di ulteriori risorse dove "tana libera tutti".
È inaccettabile che nel 2025 un'intera area della Calabria debba ancora combattere per avere strade sicure e moderne. Non è solo una questione di infrastrutture, ma di diritto alla sicurezza, alla mobilità, alla vita.
Serve un intervento immediato, serve la volontà politica di cambiare davvero le cose. Serve prima fare, e poi dire! Suggerisco…"copiare" quelli che sanno fare e lo hanno fatto !!

Non possiamo più aspettare.
Chi governa deve dare risposte concrete, perché la pazienza e il silenzio, ormai, non sono più un'opzione.
Rendere le strade fruibili e sicure prima di usufruire di quel "ponte"tanto decantato.
Comprendo che qualcuno si celi dietro all'accadimento di un evento meteorologico eccezionale….ma se guardiamo bene ,da anni, non è più eccezionale e quindi: basta scuse!